NORADIAZIONI

Semplice. No radiazioni.
Abbiamo letto sui giornali le ultime allarmanti notizie su un presunto aumento di malattie tumorali in provincia di Enna e Caltanissetta. Da anni sentiamo dire che le miniere della provincia (Pasquasia, Grottacalda, Floristella e non solo) sarebbero depositi di scorie nucleari o comunque di materiali che emetterebbero radiazioni contaminando l'ambiente.
Un gruppo di amici, allora, ritenendo che non si può più vivere sulla base di "Ho sentito dire ...", "Mi hanno detto ..." o forse semplicemente perchè vogliamo essere consapevoli della nostra esistenza e di quella dei nostri figli, poichè non abbiamo più fiducia nelle Istituzioni che hanno dimostrato di non tutelare a sufficienza e con diligenza la dignità, la salute, l'integrità delle persone, che parimenti hanno dimostrato e dimostrano di non rispettare l'intelligenza e la sensibilità delle stesse persone, per tutto questo abbiamo deciso che vogliamo andare a fondo su questa questione e chiedere con forza e determinazione la VERITA' gridando con altrettanta forza e determinazione NO RADIAZIONI.
Siamo stati muti fin ora di fronte alla cattiva gestione del nostro territorio. Abbiamo sopportato qualsiasi cosa: incendi, sporcizia e rifiuti, opere pubbliche iniziate e mai finite che offendono la bellezza del nostro territorio, opere pubbliche realizzate senza una reale ed efficiente programmazione, super dimensionate, duplicate ed infine abbandonate. Puro e semplice sperpero di denaro pubblico, cattiva gestione generalizzata.
Ma di fronte ad un fatto così grave, se fosse vero, diciamo: tutto ma NO RADIAZIONI.

ADERISCI

INVIA UNA MAIL ALL'INDIRIZZO noradiazioni@gmail.com PER CONFERMARE LA TUA ADESIONE VIRTUALE AL COMITATO.
PIU' SAREMO PIU' CONTEREMO PIU' DOVRANNO ASCOLTARCI.

domenica 20 dicembre 2009

mercoledì 11 novembre 2009

ANCORA SU PASQUASIA

Pasquasia, la ‘miniera’ dei misteri…

Il pentito di mafia Leonardo Messina, detto “Narduzzo”, caposquadra nella
miniera di sali potassici di Pasquasia, situata nella provincia di Enna, nel 1992, dichiarò che nelle gallerie vennero stoccati rifiuti radioattivi.
Non è chiaro il perché nel 1992 la miniera chiudeva, con i giacimenti ancora lontani
dall’essere esauriti, la cui qualità dello zolfo prodotto era così elevata che le formazioni gessose-solfifere alludono a Pasquasia per antonomasia. L’Italkali, l’azienda gestore, ricopriva la posizione di terza fornitrice mondiale di sali potassici come fatturato, e di prima posizione per qualità nel settore.
Il 1992 (il 23 maggio) è l’anno della morte di Giovanni Falcone; il 30 giugno, Leonardo Messina inizia a deporre dinnanzi a Borsellino, che poi verrà ucciso il 19 luglio, facendo importanti rivelazioni. Da qui, il 17 novembre, parte il blitz delle forze dell’ordine, la cosiddetta “Operazione Leopardo”, con oltre 200 ordini di cattura in tutta Italia.
Le attività illegali della mafia non sono l’unico mistero di Pasquasia. Anche gli
esperimenti dell’Enea che, già nel 1984, quando era ancora Ente nazionale per l’energia atomica, aveva avviato uno studio geologico, geochimico e microbiologico sulla formazione argillosa e sulla sua resistenza alle scorie nucleari, attraverso la costruzione di una galleria profonda 50 metri, successivamente sigillata.
Nello stesso periodo funzionari del Sisde, secondo il pentito di mafia, avrebbero
contattato l’allora amministrazione comunale per richiedere un’autorizzazione a
seppellire a Pasquasia materiale militare. Che tipo di materiale?
Nel 1995 si ipotizza un inaspettato incidente nucleare verificatosi durante una fase
sperimentale di laboratorio per verificare la reale consistenza del sottosuolo della
miniera su eventuali dispersioni di radiazioni. A testimonianza di ciò esiste un’indagine sanitaria del 1997 che rilevava la presenza del ‘cesio 137', isotopo prodotto dalla detonazione di armi nucleari o dai reattori delle centrali nucleari, in concentrazioni superiori alla norma.
Ma la difficoltà di accertamento sono notevoli: nella miniera di Pasquasia l’argilla,
potente schermo naturale, lo rende difficile se non impossibile.
Nel 1997 la procura di Caltanissetta dispone un’ispezione all’interno della galleria di Pasquasia utilizzata dal’Enea. Fu necessario un lungo lavoro per la messa in sicurezz a.
All’interno, i magistrati trovarono solo alcune centraline di rilevamento lasciate
dall’Ente. Non venne mai chiarito cosa dovessero “misurare”. L’Enea dichiarava di aver prelevato delle argille e di averle studiate in laboratorio.
Un’ipotesi che man mano si andava rafforzando era che Pasquasia fosse un ‘diversivo’,
mentre la mafia aveva utilizzato altri giacimenti della provincia, soprattutto di zolfo, abbandonati da decenni, dove depositare clandestinamente scorie e veleni di ogni tipo
.
In un’intervista pubblicata nel 2001 l’On. Grimaldi, a suo tempo assessore al territorio e ambiente della regione siciliana, dice: «Quando cercai di entrare a Pasquasia con dei tecnici, con degli esperti del mio assessorato, ebbi grande difficoltà ad accedervi, perché non volevano che entrasse la televisione. Non volevano nel modo più assoluto che si vedessero i pozzi. Quando poi sono riuscito ad entrare all’interno della miniera, la cosa più strana che vidi era che uno di quei pozzi, che loro chiamavano bocche d’aria o sfiatatoi enormi e profondi, dal diametro di più di 15 metri, era stato riempito con materiale che di sicuro era stato trasportato all’interno della miniera per chiudere, per tappare in modo definitivo quella bocca. E non si tratta di materiale buttato dentro casualmente, come può verificarsi in una miniera temporaneamente chiusa, come quando qualcuno che vede una pietra e che la butta dentro. Qui si tratta di TIR carichi di materiale che poi hanno buttato dentro appositamente per seppellire e nascondere un qualcosa».
Uno studio epidemiologico del Dott. Maurizio Cammarata, oncologo all’Ospedale di
Enna, effettuato nel 1997 nella provincia di Enna, rivelò un incremento di tumori del 20% nel solo biennio 1995/96, in una provincia priva di industrie e di particolari inquinamenti.
Dati che allarmano: 16 persone su 10.000 muoiono di tumore ad Enna, rispetto a 12
persone su 10.000 di Milano.
Negli anni successivi i decessi per tumore sono continuati a crescere, ma un
monitoraggio non esiste essendo la Provincia di Enna esclusa dal Registro dei Tumori, il sistema di raccolta dati previsto da un’apposita legge regionale. Dati empirici suggerirebbero anche un’indagine dei decessi da infarti, perché dopo leucemie e tumori,le radiazioni sono dannose anche per il cuore. Uno studio britannico, un’analisi sull e condizioni di salute di 65.000 dipendenti nel settore fra il 1946 e il 2002, condotto dai ricercatori del Westlakes Scientific Consulting (Cumbria) e pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, nel marzo del 2008, sottolinea come il rischio di malattie cardiocircolatorie da nucleare sia addirittura maggiore del pericolo di cancro. Del resto, diverse ricerche hanno evidenziato i decessi prematuri per problemi cardiocircolatori nei sopravvissuti alla bomba atomica sganciata sul Giappone durante la seconda guerra mondiale.
Ma Pasquasia torna di attualità per gli eventi che si susseguono. Nel 1977 la
commissione europea stilava una lista dei siti, in Italia, idonei ad ospitare un deposito di rifiuti radioattivi: Pasquasia è tra questi. Della stessa provincia di Enna, ci sono Regalbuto, Agira, Villapriolo e, all’inizio della confinante provincia di Caltanissetta, Resuttano e poco distante Milena. Nel 2003, al termine di una riunione dei ministri del Governo Berlusconi, emerse l’indicazione che Pasquasia potrebbe essere uno dei 20 siti nazionali individuati dal governo.
Il timore che dal 2010 a Pasquasia finirebbe anche le famigerate HLM di terza
generazione, ossia le scorie la cui radioattività decade nel corso di migliaia di anni, viene pubblicato nel dicembre del 2007 dal giornale “l’Ora Siciliana”.
In questi giorni, una serie di incontri tra i tecnici dell’Italkali ed i rappresentanti delle provincie e l’assessore all’industria della Regione siciliana, hanno ventilato la possibilità di una riapertura della miniera e per un rilancio dell’attività estrattiva.
Il 20 febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto legislativo “Attuazione della direttiva 2006/117/EURATOM relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito”.
Il 24 febbraio il primo ministro Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno firmato a Roma un accordo per la produzione di energia dall’atomo. Se l’Italia si prepara alla produzione dell’energia dall’atomo, avrà il problema dello stoccaggio delle scorie, e Pasquasia, per caratteristiche naturali, diventa un sito importante.
La preoccupazione sui tanti quesiti posti negli anni sulla miniera, ed i suoi misteri, la preoccupazione per la salute della popolazione in una delle aree più deboli del Paese, sia economicamente che rappresentativamente, pone dei livelli di attenzione maggiori.
Per esperienza secolare, gli abitanti di quelle terre hanno beneficiato sempre di uno
sterminio operato dalla cupidigia e dall’interesse dei potenti.

Carmelo Sorbera (da quinews.it)

sabato 28 marzo 2009

ISTITUITO IL REGISTRO TUMORI

Finalmente il registro tumori in provincia di Enna è stato istituito.
A darne notizia, con un comunicato stampa, il Dott. Sergio Malfitano.
Il territorio di Enna è stato incluso con quello limitrofo di Catania.
... adesso si parte. Incrociamo le dita.
Nei prossimi anni avremo maggiore contezza di quello che è il nostro territorio.

giovedì 11 dicembre 2008

SVEGLIAMOCI PASQUASIA STA PORTANDO VIA I VOSTRI FIGLI….

Se prima ero spinta dalla rabbia,
ora....
è il dolore che ho nel cuore insieme alla rabbia che si è
moltiplicata!
Prima era un' obiettivo da raggiungere dettato dalla consapevolezza della cruda realtà della situazione,ora
voglio una rivoluzione popolare!Perchè voglio sperare che il solo motivo che non spinge la gente a prendere posizione e fare qualcosa di concreto per non morire è la disinformazione!
giorno 7 ottobre ho perso,anzi abbiamo perso Felicia....dico abbiamo,perché lei era un’ angelo già qui tra noi,e non come si dice sempre aveva solo un sorriso per tutti,ma metteva tutta se stessa per aiutare ed amare gli altri,anche fino all’ultimo momento prima di lasciarci,dunque non posso tenere solo per me questo tesoro… ogni persona che anche solo ha avuto la fortuna di intrecciare la sua strada porta questo tesoro dentro di se,il suo ricordo!
Mia sorella di soli 26 anni strappata a noi da Leucemia mielide acuta!lei adesso è un angelo...un'angelo che però non potrà
più
proteggere sua figlia di 7anni....e quindi ci voglio pensare io!
vi
chiedo di protteggere le persone a noi care,di dare un futuro ai
bambini della nostra provincia che stiamo vedendo sterminare in
silenzio!pian piano....
sono consapevole di avere bisogno di aiuto...
voglio sapere di avere accanto a me gente che non si tiri indietro,
perchè o lottiamo ora,oppure ci ritroveremo a dire "se avessi
potuto
fare qualcosa"mi hanno pure detto che chi si addentra in
territorio
"PASQUASIA" puo' anche essere “fermato in modo drastico”da soldati che sorvegliano il luogo proibito!e che siamo ai
tempi di
Mussolini?possono "fermare" una persona,due,tre..ma non credo
riuscirebbero e sopratutto potrebbero sterminare 4mila persone!
una
rivolta ci vuole a tempo indeterminato,il termine sarà segnato solo
quando avremo raggiunto il nostro scopo!organizziamo una protesta
davanti il Presidente della Regione ad enna
.aspetto vostre notizie..
nel frattempo io aggiungerò più persone,amici,amici di amici pronti a
schierarsi per la nostra sopravvivenza.
lucia

martedì 23 settembre 2008

PUBBLICHIAMO UN INTERVENTO DEL CONSIGLIERE PROV ICIALE SERGIO MALFITANO

Esito interpellanza Istituzione Registro Tumori in Provincia di Enna


"La discussione seguita in seguito alla interpellanza sulla istituzione del Registro Tumori in Provincia di Enna presentata e discussa dallo scrivente alla seduta del Consiglio Provinciale svoltasi nella giornata di ieri, ha visto come interlocutore privilegiato lo stesso Presidente della Provincia Regionale Pippo Monaco.

Una relazione che ha lasciato il sottoscritto esterefatto e senza parole a tal punto che nella replica, lo scrivente ha affermato che lo stesso Presidente ignorava completamente la materia in oggetto di discussione.

Difatti lo stesso Presidente ha affermato, intanto, con certezza, che i Registri Tumori in Sicilia non erano 6, come dichiarato nell'interpellanza, ma bensì soltanto uno, l'unico veramente valido da un punto di vista scientifico non solo in Sicilia ma in tutto il Meridione d'Italia e trattasi del Registro in uso nella Provincia di Ragusa.

Non contento di questa affermazione il Presidente Monaco, che avrebbe dovuto avere quanto meno il buon senso, visto la carica che ricopre, di andare a verificare meglio l'argomento in discussione, aggiunge che i numeri dei decessi per cancro in Provincia non sono da primato nella classifica dei decessi.

Inoltre conclude dicendo che al territorio della provincia sarebbe più utile un'indagine di natura epidemiologica in quanto la gestione di un Registro Tumori comporterebbe, per una sua gestione prettamente scientifica elevati costi e un numero di uomini considerevole (e a questo punto il Presidente butta giù una serie di numeri in termini di costi e di uomini da vero esperto della materia!!!)

A questo punto lo scrivente afferma quanto segue:

- I registri Tumori nelle Regioni di Puglia, Sardegna, Lazio, Sicilia e Campania, secondo gli ultimi dati in mio possesso, hanno raggiunto il numero di 14;

- I Registri Tumori ad oggi esistenti in Sicilia sono ben 6, come esattamente affermato nella propria interpellanza al Presidente della Provincia di Enna, ufficialmente riconosciute dall'Assessorato alla Sanità e regolarmente finanziati dalla Regione, come da art. 24 della L.R. 8.02.2007 n. 2, individuando i Registri Tumori delle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Trapani e il registro provinciale di patologia (oncologica) di Siracusa, già istituiti ed operanti nel territorio regionale, quali strumenti fondamentali per il monitoraggio dello stato di salute della popolazione regionale e li riconosce parte integrante del SISR (Sistema Informativo Sanitario Regionale), pertanto autorizzati al trattamento dei dati sensibili;

- I suddetti Registri hanno trovato la loro giusta legittimazione dalla Circolare Assessoriale dell'Assessore alla Sanità della Regione Siciliana n. 1217 del 13.07.2007, nella quale si evidenziano il complesso di recenti norme derivanti dalla L.R. 8.09.2003, n. 13, art. 20 e successive integrazioni, ove si fa riferimento all'istituzione sul territorio regionale e al finanziamento dei Registri Tumori nelle Province sopra citate.

Ad oggi circa l'80% della popolazione siciliana è monitorata da questo privilegiato strumento del Registro Tumori!

Ma allora lo scrivente si chiede da anni:

-"Perché gli abitanti delle Province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento non debbono godere dello stesso diritto dei corregionali delle altre provincie?"

- "Perché dopo tante promesse e dichiarazioni di accorpamento della nostra Provincia con quella di Catania per l'attuazione di un Registro unico al fine di minimizzarne i costi, sembra tutto tornato al punto di partenza di qualche anno addietro?"

Le considerazioni sono duplici:

- O i politici locali, vedi le stesse affermazioni del nostro Presidente al Consiglio Provinciale di ieri, non hanno veramente a cuore il problema, comportando, in tal modo, con i loro atti politici, una diversità di riconoscimento delle stesse dignità e parità di diritti degli altri cittadini corregionali che vivono nelle 6 Province dotate di un sì tale strumento;

- O, vi è una manovra politica mirata e ben precisa tale da impedire la istituzione del Registro Tumori nelle Province di Enna, Caltanissetta ed Agrigento per nascondere l'evidenza di numeri di patologie ben più alti della media nazionale.

Caro Presidente Monaco, Lei può affermare ciò che vuole nel merito, ma Le assicuro che il sottoscritto non si fermerà fino a quando non vedrà istituito il Registro Tumori per la gente del proprio territorio, finanziato, come è giusto, dall'Assessorato Regionale della Sanità della Regione Siciliana, alla stessa stregua di quelli già attivati nel territorio regionale!

A tal fine lo scrivente allega opportuna mozione, già presentata, e che sarà quasi certamente votata al prossimo Consiglio Provinciale, certo che i colleghi Consiglieri, a dispetto di Lei, Presidente Monaco, non si tireranno indietro di fronte alle proprie responsabilità e daranno mandato alla S.V. di attivare ogni tipo di azione per ottemperare quanto è necessario per l'istituzione del registro Tumori in Provincia di Enna."
Nicosia, 23.09.2008
Firma
Consigliere Provinciale
Dott. Sergio Malfitano

giovedì 18 settembre 2008

INTERPELLANZA SULL'ISTITUZIONE DEL REGISTRO TUMORI IN PROVINCIA DI ENNA

AL SIG. PRESIDENTE DELLA PROVINCIA REGIONALE DI ENNA

Consigliere Dott. Sergio Malfitano

Premesso che:

. Gli ultimi anni è stato sempre più crescente, nell’opinione pubblica della nostra provincia, la sensazione di un incremento delle malattie tumorali, inspiegabili nel nostro territorio, quasi del tutto esente da insediamenti industriali.

. Già sei provincie su nove della nostra Regione dispongono di uno strumento valido di monitoraggio delle malattie oncologiche quale il Registro Tumori.

. Casi eclatanti di giovani soggetti, a volte anche bambini, ammalati e/o deceduti a causa del cancro, hanno portato buona parte dell’opinione pubblica ennese a reclamare a viva voce un monitoraggio dell’ambiente (aria, acqua, suolo e sottosuolo) e delle stesse patologie oncologiche con l’istituzione del Registro Tumori in provincia.

. La precedente Amministrazione Provinciale ha mostrato il suo impegno in merito all’istituzione del Registro Tumori in Provincia di Enna, devolvendo a tal fine una simbolica somma all’Azienda USL 4 di Enna.

. Le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa e attraverso interviste televisive dell’attuale Direttore Generale dell’Azienda USL 4 di Enna Dr. F. Iudica, il quale più volte ha affermato l’intenzione da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità di voler accorpare varie provincie attorno ad un unico registro Tumori, e nello specifico la Provincia di Enna sarebbe dovuta essere accorpata al Registro Tumori della Provincia di Catania.

. Da notizie ufficiose sembra che sia stato versata con abile sapienza “acqua su quel fuoco” acceso dalla pressante spinta dell’opinione pubblica registrata sino agli inizi di quest’anno riguardo all’istituzione del Registro Tumori nella nostra provincia. Difatti l’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia sembra non aver autorizzato nessun accorpamento della Provincia di Enna con quella di Catania né stanziato alcuna somma riguardo all’istituzione del Registro Tumori.

INTERPELLA

la S.V in merito a quanto in oggetto e specificamente:

- A che punto è attualmente l’istituzione del registro Tumori riguardante il territorio della Provincia di Enna?

- Quali tempi sono previsti per la sua attuazione?

- Quali e quante risorse sono state assegnate o saranno assegnate dall’Amministrazione Regionale all’Ente Provincia Regionale di Enna e/o all’Azienda USL competente nel territorio per l’attuazione dello stesso?

- Quali e quante risorse l’Ente Provincia Regionale di Enna ha o sta impegnando con l’Azienda USL 4 di Enna per l’attuazione del Registro Tumori in provincia?

- Se le notizie ufficiose in merito alla non attuazione del Registro Tumori in Provincia di Enna risultassero fondate, quali azioni politiche, sforzi economici e quant’altro intenderà intraprendere l’A.P. nei confronti dell’Amministrazione Regionale e dell’intera collettività provinciale al fine di istituire in tempi oltremodo brevi il Registro Tumori nella Provincia di Enna?


Nicosia, 15.09.2008

In Fede

Dott. Sergio Malfitano



mercoledì 12 marzo 2008

Il registro tumori si farà

parola del dirigente generale della AUSL 4 di Enna che, in un intervento sul Giornale di Sicilia del 11.03.08, ha assicurato l'attivazione "entro l'anno".